AURA SIS. ENERGETICO
La tradizione religiosa occidentale ha sempre considerato l’essere umano come un corpo materiale contenente- in un luogo non definito – un’anima spirituale mentre, in tutte le scuole orientali di ricerca spirituale, viene privilegiato uno schema energetico-vibrazionale che trascende il punto di vista fisico-anatomico e considera l?uomo un complesso di energia dai differenti stadi di intensità. Secondo questo approccio l’essere umano è composto da materia pesante e sottile, una materia, cioè, che non si può percepire con gli ordinari organi di senso, ma che tuttavia esiste concretamente. Capisco che per noi occidentali assorbire un’ ideologia filosofica di origine orientale può diventare arduo, ma l’esperienza mi ha insegnato, che il loro modo di percepire il mondo e di consequenza l?individuo, è assai più integro. Oggi la parola energia è comunemente usata da tutti, ma penso inconsapevolmente, perché energia indica qualcosa di immateriale di sottile non percepibile se non con sensi ipersviluppati. Ho notato che la gente ha grandi resistenze ad accettare che noi siamo energia a diverse frequenze, siamo in realtà un unicum multi-vibrazionale che interagisce di continuo con gli altri e con l?ambiente su diversi livelli. Il problema principale è di carattere disgregativo, ci risulta, e lo comprendo, molto difficile integrare in noi la vita in modo globale e unitario, vivendo in una realtà dualistica dove esiste uno spazio che è sempre correlato con un tempo specifico, dove avviene di continuo un identificazione con qualcosa di esterno a noi. Ecco perché l’idea di un’energia simile a tutti che va oltre i nostri canoni materialistici e difficile da digerire. Il campo energetico umano con i suoi meridiani i suoi corpi sottili e i chakras ci da un opportunità di vedere e vivere l’individuo sotto un’altro punto di vista; ampliando il nostro cono percettivo, ci mette in condizione di andare oltre le limitazioni imposte da un ego ormai saturo di difese adattate a preservarlo. Vi chiedo solo di avvicinarvi a questo mondo in modo aperto, curioso, spinti semmai da sano scetticismo, che altro non fa che incitarvi a verificare, a fare voi stessi esperienza, a non dare le cose per scontate, pensando di viverle attraverso chi vi scrive. Dopo questa introduzione quasi obbligata, vi voglio accompagnare nel meraviglioso universo del campo energetico umano, partendo da quella che è la tematica più complessa e affascinante, i chakras, che se studiata con zelo, vi guiderà nei meandri del vostro vero essere. Introduco dunque i CHAKRAS: Molto spesso abbiamo sentito parlare dei chakra nell?ambito della medicina alternativa o nei libri sull?approccio orientale al benessere. La parola chakra deriva dal sanscrito e significa, ruota o disco. Questi moderatori o vortici di energia vengono rappresentati simbolicamente e tradizionalmente da fiori di loto, ciascuno dei quali risuona su diverse frequenze in corrispondenza dei colori dell?arcobaleno. Ciascun chakra è strettamente associato a un organo specifico o a una ghiandola endocrina, questi vortici di energia dinamica appartengono a un sistema energetico indefinibile, che si basa su un approccio indiano antico, per la cura delle nostre entità fisiche, emotive, mentali e spirituali. Il sistema tradizionale indù individua sette chakra maggiori anche se in realtà ce ne sono molti di più. Essi sono posizionati in modo che i gambi di ciascun chakra scendano lungo la colonna vertebrale, (in altri termini l?ubicazione dei vortici è situata lungo sushummna che abbiamo trattato in precedenza), partendo dal coccige fino alla corona della testa. Il sistema dei chakra si è evoluto in una ricca e valida spiegazione della natura olistica del genere umano, e ci aiuta a capire in che modo ci dobbiamo prendere cura di noi, non solo a livello fisico, ma anche dei nostri bisogni emotivi, intellettuali e spirituali, al fine di mantenere una vita sana ed equilibrata. Ogni uno di questi sette chakra è responsabile, in diversa misura, di questo progetto globale. Il loro sbilanciamento ci guida verso quelle aree che necessitano più accortezza. Avendo preso Reiki vi faro apprezzare i reali benefici che derivano dall?equilibrio del nostro sistema energetico, inoltre vi insegnerò a fare a meno di prove materiali per dimostrare l?esistenza dei chakra, basandoci semplicemente sulla nostra esperienza personale e sul reale benessere che ne deriverà. Le origini del sistema energetico settenario, su cui praticamente sarete messi in condizione di lavorare con il Reiki, si fondano nella cultura Indù. Si dice che il racconto più antico dove viene menzionata la parola chakra, sia da attribuire ai Veda, i quattro libri sacri indù che risalgono a prima del 2500 A.C. In essi il dio Vishnu viene descritto mentre discende sulla terra portando tra le sue quattro braccia un chakra, un fior di loto, un bastone e una conchiglia. Ma l’insegnamento delle sette ?mappe di coscienza? per il benessere globale risale alle civiltà pre-vediche, in cui i mistici e gli yogi tramandavano il loro sapere oralmente piuttosto che per iscritto. Il Reiki, con il suo sistema, vi aiuterà a riconoscere in che modo i blocchi e le disfunzioni sono connessi ai problemi quotidiani e come, usando una o più tecniche delineate nel capitolo trattamenti, arriverete a migliorare ogni aspetto della vostra vita. Dal punto di vista anatomico non sono distinguibili, ma i sette centri energetici sono connessi a livello metafisico, a differenti organi del corpo umano, al sistema nervoso centrale è al sistema endocrino. Vorrei ora iniziare a descrivere le correlazioni esistenti tra i chakra e il nostro organismo, iniziando dal sistema endocrino che è uno dei principali meccanismi di controllo fisico del corpo.
SISTEMA ENDOCRINO: Il sistema endocrino comprende una serie di ghiandole a secrezione interna che sono responsabili della produzione di sostanze chimiche naturali chiamate ormoni. Questi messaggeri chimici, tra i quali l’adrenalina, l?insulina e il progesterone, vengono secreti nel flusso sanguigno da parte di specifici organi del corpo per stimolare o inibire determinati processi fisici. L’apparato endocrino, insieme al sistema nervoso autonomo, contribuisce a mantenere i parametri necessari per godere di ottima salute regolando i livelli di secrezione ormonale in funzione di richieste speciali. Lo squilibrio di un chakra influisce sugli altri, e in modo analogo, il sistema nervoso e quello endocrino sono collegati in maniera funzionale e un qualsiasi disordine in una parte può comportare il cattivo funzionamento di un’altra. Al fine di comprendere meglio il modo in cui il sistema endocrino si collega ai chakra, diamo un’occhiata ai seguenti accoppiamenti:
SURRENALI : 1° CHAKRA | – Rosso si bilancia con il 4° Ch. |
GONADI : 2° CHAKRA | – Arancio si bilancia con il 5° Ch. |
PANCREAS : 3° CHAKRA | – Giallo si bilancia con il 6° Ch. |
TIMO : 4° CHAKRA | – Verde si bilancia con il 1° Ch. |
TIROIDE : 5° CHAKRA | – Blu si bilanciacon il 2° Ch. |
IPOFISI : 6° CHAKRA | – Viola si bilancia con il 3° Ch. |
PINEALE : 7° CHAKRA | – Bianco armonizza tutti |
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Un abbraccio di luce a tutti.
Graziano Scarascia
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