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Il Ki

Energia reiki Le 7 vibrazioni del Ki    LA STORIA        IL REI          I PRINCIPI        REIKI E RELIGIONE

Nella cultura cinese  il Qi oppure Ch’i, che in Giappone viene chiamato Ki, può essere definito quel principio attivo che è parte di ogni forma vivente. Un’altra traduzione che gli viene attribuita è Energia vitale o forza vitale oppure energia che fluisce. Il Ch’i è il principio fondamentale su cui si fonda la Medicina Tradizionale Cinese ma è anche un principio importante nelle arti marziali.

MTC

La medicina cinese è annoverata tra le medicine non convenzionali e si ritiene costituisca il più antico sistema medico conosciuto. E’ un sistema medico complesso e la versione più diffusa è il modello della Medicina Tradizionale Cinese, nota anche con l’acronimo MTC, la cui fondazione risale all’epoca di Mao. Quando invece si parla di Medicina Classica Cinese (MCC) si fa riferimento ai modelli medici più antichi. (Fonte Wikipedia)
 

ma è anche un principio importante nelle arti marziali. La traduzione letterale di Qi è respiro oppure aria o ancora gas. Sempre nella Medicina Tradizionale Cinese esso viene associato al flusso bioelettrico del nostro organismo partendo dal concetto che il nostro corpo è un campo magnetico vibrante e vivente. Gli studi sulla conduzione bioelettrica

Segnale Bioelettrico

Il segnale bioelettrico è il segnale che scorre nei nervi, dato da un concatenamento di spostamenti di cationi potassio (K+) e sodio (Na+) dall’esterno all’interno della parete cellulare del neurone e viceversa.

nel nostro corpo sono iniziate negli anni 60. Questo campo è influenzato da diversi fattori, tra cui le nostre attività motorie, le nostre sensazioni, dalla qualità dell’aria che respiriamo, dal nostro stile di vita, dal cibo, ma anche dalle condizioni esterne come lo smog elettromagnetico, dalle energie naturali che ci circondano ma anche da quelle innaturali. Il Ch’i o Ki può dunque essere definito come la sorgente della vita e saperla regolare, equilibrare ed armonizzare ci aiuta ad avere una vita lunga e sana. Ricordiamoci che siamo parte della natura e dei suoi cicli e che andare contro natura e contro i naturali cicli favorisce la malattia. Seguire il Sentiero naturale veniva chiamato DAO (TAO).

DAO o TAO

Tao (letteralmente la Via o il Sentiero;  traslitterazione pinyin: dào – in giapponese: d?), spesso tradotto come Il Principio, è uno dei principali concetti della filosofia cinese. È l’eterna, essenziale e fondamentale forza che scorre attraverso tutta la materia dell’Universo, vivente o meno. È solitamente associata al Taoismo, ma anche il Confucianesimo fa riferimento a essa. Per dirla in una parola, il Tao “è”. Nella filosofia taoista tradizionale cinese, il Tao ha come funzione fondamentale quella di rappresentare l’universo. Quest’ultimo all’inizio del tempo era in uno stato chiamato Wu Chi ( = assenza di differenziazioni/assenza di polarità). A un certo punto si formarono due polarità di segno diverso che rappresentano i principi fondamentali dell’universo. (Fonte Wikipedia)

 Il Ch’i è stato studiato per millenni e veniva stimolato e riequilibrato attraverso massaggi, meditazioni, agopuntura, shiatsu, tui na e attraverso  assunzioni interne o applicazioni esterne di particolari erbe.  Anche le arti marziali usavano il concetto di Ch’i o Ki (vedi il  Tai Chi, kung Fu, Qi Qong, Aikido). Un punto importante per la raccolta del Ch’i è il Tan Dien (basso,  perché ce ne sono 3), esso viene  chiamato il campo dell’elisir, ma viene anche  considerato la batteria Bioelettrica. Concetti del Ch’i si trovano anche in altre culture, come per esempio il prana dei veda o il mana della cultura hawaiana, il  Lüng del Buddismo tibetano. Il Ki dunque non è altro che una manifestazione, all’interno di ogni cosa manifesta. Già nello stato embrionale veniamo caricati e attraversati da questa energia, che poi crea i sopramenzionati  campi elettromagnetici. Durante lo sviluppo embrionale, che si manifesta con dei movimenti a spirale, all’embrione affluiscono di continuo due tipi di energia: Una discendente, che viene canalizzata dalla madre attraverso la fontanella (7°chakra o polo magnetico superiore), e una ascendente che viene prodotta dalla rotazione della terra, canalizzata dalla madre attraverso il 1°chakra (polo magnetico inferiore). Questi due tipi di energia, che costituiscono forze diametralmente opposte, attraverso la linea hara della madre, vengono messe a disposizione dell’embrione, caricandolo dall’alto e dal basso e generando così energia elettromagnetica. Grazie a queste cariche bioelettriche l’embrione “vive”. L’energia vitale (Ki) ha dunque due aspetti, uno maschile yang (forza centripeta) ed uno femminile ying (forza centrifuga)

Yin e Yang

Yang il principio positivo, rappresentato in bianco, Yin il principio negativo, rappresentato in nero. I due principi iniziarono subito a interagire, dando origine alla suprema polarità o T’ai Chi. Il simbolo da tutti conosciuto come Tao è il più famoso di molti simboli che rappresentano questa suprema polarità e che sono chiamati T’ai Chi T’u. È importante evidenziare che nella filosofia Taoista Yin e Yang non hanno alcun significato morale, come buono o cattivo, e sono considerati elementi di differenziazione complementari. (Fonte Wikipedia)

dalla cui unione e combinazione tutto si crea tutto.

Cerchiamo ora di capire in che modo l’interazione di questi due aspetti dell’energia genera gli organi nell’embrione. Fra il campo elettromagnetico che circonda l’embrione ed il suo centro ha luogo uno scambio energetico di cariche, determinato da correnti spiraliformi, che dal campo migrano verso l’interno dell’embrione (che assume per questo 12 posizioni diverse). All’interno, queste forze, si muovono con velocità o vibrazioni diverse. Le vibrazioni lente danno luogo a forze centripete yang che a loro volta formano gli organi compatti. Le vibrazioni rapide di natura centrifuga ying, invece formano gli organi cavi. Gli organi di struttura compatta yang si bilanciano con gli organi di struttura cava ying in base ai seguenti accoppiamenti:

ORGANI COMPATTI:
Polmoni – Milza – Pancreas – Cuore – Reni – Costrittori Cuore – Fegato

ORGANI CAVI:
Colon – Stomaco – Intestino Tenue – Vescica Urinaria – Triplice apporto di calore – Cistifellea

ORGANI COMPATTI: YANG VIBRAZIONI LENTE: YIN
ORGANI CAVI: YIN VIBRAZIONI RAPIDE: YANG

 

L’operatore Reiki dovrebbe praticare esercizi per rinforzare il proprio Ki. Fare attività fisica, condurre uno stile di vita equilibrato, mangiare sano e fare meditazione sono solo alcuni accorgimenti che un buon operatore dovrebbe seguire. Chi non si esercita quotidianamente, acquisendo abilità e sviluppo negli esercizi per il riequilibrio del proprio Ki, rischia di creare disarmonie nel proprio campo bioenergetico. Credo che sia ormai superato pensare che in un trattamento bioenergetico si possano solo canalizzare cariche energetiche neutrali. Ricordiamoci che lo scambio delle proprie  energie vitali avviene sempre e comunque, anche se non siamo consapevolmente implicati nel processo di interscambio bioenergetico. Praticare Reiki richiede esercizio e applicazione quotidiana. Lo stesso Fondatore praticava le arti marziali e il KIKO.

Ki Ko

Il nome giapponese delle pratiche di Chi Kung (Qi Gong). Usui usò molte pratiche di Chi Kung nello sviluppo del Reiki.
 

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