LA STORIA IL REI IL KI I PRINCIPI REIKI E RELIGIONE
Origine dei 5 principi del Reiki
Usui Sensei creo i 5 principi o precetti reiki basandosi su una frase iniziale di un libro con il titolo di “Enzen no Genri” che tradotto significa ” Il pincipio del suono” Il libro fu pubblicato il 28 dicembre 1914 (3° anno di Taisho) e scritto dal Dottor Suzuki Bizan.
La frase del titolo recita cosi : “Un sentiero per il suono”
solo per Oggi
non essere arrabiato
non essere impaurito
con onestà
esegui diligentemente il tuo dovere
sii buono con gli altri.
Bizan
I principi Reiki sono la parte più importante del sistema, perchè prevedono un lavoro cosciente sui nostri schemi mentali, per migliorarli attraverso la meditazione e l’introspezione. I principi potrebbero essere considerati il lato silenzioso – interno del sistema Reiki. Infatti, si avvicina a questo tipo di pratica chi è veramente pronto a guardare dentro se stesso, per osservare l’immagine di sé che ne verrà riflessa. Questo lato del sistema aumenta con la pratica il fluire delle energie spirituali e determina, di conseguenza, un cambiamento di frequenza della propria energia.
Il vero lavoro di trasformazione dell’individuo avviene tramite l’integrazione dei principi nella propria vita che a sua volta si completa con il lato attivo del metodo (trattamenti) unificando i due aspetti in un sistema profondo ed efficace quale è il Reiki. In occidente tale aspetto è stato poco considerato e praticato dando più rilevanza alle cangianti varietà di simboli e tecniche varie, ma va tenuto nella giusta considerazione per intraprendere un percorso evolutivo armonico ed equilibrato. Nel corso degli anni ho assistito a svariate trasformazioni dei principi, anche se l’essenza rimaneva inviolata. Mi piace rifarmi a quelli originali. Usui nel suo primo manuale redatto nel 1920 comprendeva 1 5 precetti, meditazioni e le poesie native Waka. Durante il suo addestramento ai suoi studenti passava questi precetti o concetti di vita che li avrebbero guidati verso la parte più saggia e spirituale di se stessi. Il fine ultimo del Reiki è proprio quello di risvegliare la parte vera di noi stessi che sempre è stata, sempre è, sempre sarà in connessione con il perfetto spirito universale.
Metodo per il “raggiungimento della perfezione personale” cosi chiamava Usui Sensei “il suo metodo” piu tardi codificato come Usui-Do e dopo ancora Usui Teatè. Questi semplici principi se usati con criterio e costanza potranno essere anche per voi un eccellente mezzo di trasformazione e crescita spirituale. Andremo ora a scoprire dettagliatamente ogni singolo principio, cosicchè vi possa servire da stimolo ad adattarli nella vostra vita di tutti i giorni e anche a rendervi consapevoli dell’intrinseco potere nascosto in queste 5 semplici frasi.
“Sera e mattina giungi le mani in preghiera, contempla queste parole nel tuo cuore e salmodìale con la bocca” USUI REIKI RYOHO (Metodo di guarigione di Usuì) per il miglioramento del corpo e dell’anima fondatore Usui Mikao |
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Osservando le frasi notiamo subito che la parola oggi è presente in tutti i principi, il fatto è che sono rivolti a noi e dunque al nostro “io”. Cosa vuol dire questo? E’ molto importante comprendere che il presente è la chiave d’accesso tramite cui il nostro io può accedere al perfetto spirito universale (Dio-Divino-Uno). Infatti, la nostra sofferenza è dovuta in gran parte dal fatto che l’io è proiettato in continuazione o nel passato o nel futuro. L’unico momento però che possiamo vivere veramente la nostra esistenza è il presente. Se adesso analizziamo la parola presente, vediamo che essa ci indica uno stato di essere, cioè quello di essere presenti a se stessi, cosa che ci riesce difficilmente visto il continuo vagare della nostra mente. La vera felicità si trova qui e ora, e questo Usui lo aveva capito. Tuttavia aveva anche capito che non bastava mettere in mano alla gente una tecnica, ci voleva qualcosa che fungesse da propellente ad essa, qualcosa che cambiasse le persone interiormente in modo semplice ed efficace, ed individuò questa possibilità nei principi-concetti. I principi hanno il potere di portarci qui ed ora!
Non possiamo pensare di lavorare con il Reiki in modo equilibrato, se non integriamo un lavoro spirituale sul nostro essere, che tra l’altro ci viene fornito dal metodo stesso. L’intento ultimo del Reiki è quello di realizzare la grande luce splendente attraverso l’unione del rei con il ki e riconoscere il Divino che alberga in ognuno di noi.
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